7 giu 2011

nunc et in hora mortis nostrae. amen.

"noi fummo i gattopardi, i leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra".

mentre gli italiani discutono di scandalo scommesse,,di mercato calcistisco oppure del tempo inclemente e dei cetrioli killer e mentre i pensionati hanno un diavolo per capello a causa del black-out alle poste italiane (che come al solito decidono di cambiare i software senza testarli prima) i nostri governanti discutono su come risollevarsi o quanto meno salvarsi la sedia dopo le batoste elettorali. berlusconi & bossi, ambedue ammaccati e ridimensionati dalle comunali, vogliono evitare le elezioni anticipati ed implorano quindi tremonti di varare una manovra fiscale che porti benefici elettorali immediati o almeno entro il 2013. bossi in particolare vuole (citando la-repubblica) 'misure concrete a favore dei piccoli imprenditori, degli artigiani, delle partite iva', alla faccia del federalismo e del 'partito legato al territorio ed alla gente della padania'. al momento tremonti tiene duro, forte dell'aut-aut dell'europa ma chissa quanto potrà resistere ... sempre che berlusconi non decida di sostituirlo con qualche yes-man.
nel frattempo la lega, zitta zitta, prova a farsi gli interessi di bottega presentando degli emendamenti ad-hoc al decreto sviluppo: portare i diritti di superficie sulle spiagge da 20 a 50 anni, a ridurre l'effetto dello spesometro alzando il limite dei 3600 euro per la segnalazione all'anagrafe tributaria, posticipare o abolire il sistri per il tracciamento dei rifiuti industriali, portare i tempi per i pignoramenti da 120 a 210 giorni, abolire le 'ganasce fiscali' (es. il blocco auto o moto) per importi fino a 2000 euro e le espropriazioni forzate sotto i 20 mila euro. insomma una mano 'a favore dei piccoli imprenditori, degli artigiani, delle partite iva'.
ed a sinistra ? mentre la base è impegnata nel successo dei referendum di domenica prossima i dirigenti, ancora ubriachi per la vittoria elettorale a milano e napoli, stanno cercando il modo di tornare a non vincerne per almeno altri dieci anni e magari provare a resuscitare quel cadavere politico che risponde al nome di silvio berlusconi. ci ha provato d'alema con l'idea strampalata, che avrebbe tolto le castagne dal fuoco a berlusconi, bossi e tremonti, del governo tecnico per la manovra finanziaria. vendola non vuole essere da meno e dopo avere polemizzato con pisapia perchè aveva provato a mettere il cappello sulla vittoria di milano ha trovato il tempo di litigare anche con bersani: tutto peraltro strumentale all'assegnazione delle poltrone che contano nella giunta comunale a mio avviso! bersani che però non si è dimostrato per nulla leader, se non ha trovato di meglio che criticare vendola sui giornali anzichè a quattrocchi. e non dimentichiamo ferrero che solidarizza con gli espropri nei magazzini aiazzone della settimana scorsa.
insomma, per usare le parole di tancredi ne 'il gattopardo': 'se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi' e soprattutto la risposta di don fabrizio '...e dopo sarà diverso, ma peggiore'!

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