20 feb 2015

liberalization


il governo renzi prova il salto mortale che costò caro al governo prodi per ben due volte: la liberalizzazione di farmacie, notai, avvocati, taxi, porti, editoria, telecomunicazioni, energia e rc_auto.
federfarma e aifa hanno già dissepolto l'ascia di guerra tanto che il ministro della sanità sta pensando di stralciare il capitolo che liberalizzerebbe la vendita dei farmaci di fascia_ c e ridurrebbe la durata dei brevetti. anche le altre categorie non stanno fermi: l'ordine degli avvocati ha incontrato il ministro e chiesto lo stop alla norma; allo stesso modo i notai non ci stanno a farsi sfilare i rogiti su pertinenze e gli atti per costituire srl semplificate e chiedono tempo; i portuali hanno già annunciato uno sciopero per marzo; i gestori di telefonia sono in agitazione per la cancellazione della penale sul cambio del gestore; gli editori temono che a google sia chiesta una tassa per le news sul modello spagnolo e che quindi il motore di ricerca non paghi più delle fees. sui taxisti non mi pronucio: ricordo ancora i cortei che anni fa bloccarono città come roma e milano e che potrebbero tornare se il governo andrà avanti a regolamentare uber e ncc.
gli unici a non lamentarsi sembrano essere gli assicuratori, che avrebbero un regolamento che abbatterebbe i rimborsi e le società energetiche che vedrebbero sparire il 'mercato di maggior tutela per gas ed elettricità' con conseguente rincari in bolletta.
liberalizzazioni, cioè alcuni contenti (gli amici delle assicurazioni e delle utilities), molti scontenti (anche se gli amici lobbisti sono ancora al lavoro ...) e tutti gli altri (leggi consumatori) che la prendono liberamente in ..... !

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