13 giugno 2015 liberoquotidiano -
banche in sofferenza, sì al prelievo dal nostro conto corrente: è arrivato l'ok del parlamento.
(http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11800194/Banche-in-sofferenza--si-al.html)
(http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/45211.htm)
Ora è legge. Anzi, è legge da parecchi
giorni: dal 14 maggio, per la precisione. Un giorno funesto, per gli
italiani. Già, perché il Parlamento di "inutili idioti" (definizione di Vittorio Feltri su Il Giornale,
dove si parla della vicenda) ha approvato un disegno di legge imposto
da Bruxelles che legittima il furto ai cittadini. Quale furto? E' presto
detto: furto dal conto in banca. Insomma, il fantasma di Giuliano Amato, l'uomo che entrò nottetempo
nei nostri conti per alleggerirli nel nome dell'Europa, è tutt'altro
che un fantasma: vive e "lotta" insieme a noi, e soprattutto ci deruba.
Ma veniamo alla legge approvata: le banche, hanno stabilito premendo il
loro pulsantino deputati e senatori, potranno saldare le loro sofferenze, ovvero le perdite, prendendo soldi dai chi nelle stesse banche ha depositi superiori a 100mila euro.
Il grande silenzio - La legge è stata approvata da
tutti, esclusi Lega Nord e Movimento 5 Stelle, il cui voto è stato
contrario. Il dado è tratto: chi possiede la somma, i fatidici 100mila
euro, potrà essere derubato se gli improvvidi istituti presentano buchi
di bilancio (si pensi, ad esempio, cosa sarebbe potuto accadere oggi ai
correntisti della Mps dello scandalo: non è neppure necessario stare ad
esplicitarlo, le conseguenze appaiono più che ovvie). La notizia, come
ricorda Feltri, ad oggi è passata in sordina. La
ragione è semplice: il timore è quello di spingere i correntisti a
ritirare i loro danari dalle banche italiane poiché spaventati
dall'amara svolta. Il modo di dire "sicuro come in banca", oggi, è stato
svuotato di ogni senso dalla nostra politica.
Il mistero delle cifre - Ai più, come detto, sarà venuto il dottor Sottile, quell'Amato talmente "sottile" da infilarsi agevolmente nei nostri conti - correva l'anno 1992 - per "ciucciarsi" il 6 per mille dei nostri risparmi. Quel 6 per mille lo "ciucciò" agli italiani-tutti, e lo fece per ripianare i disastri della politica. Ma in questo caso, il disastro della politica, è potenzialmente ancor peggiore. Già, perché se almeno Amato stabilì l'importo del furto, in questo caso quanto ci potrebbero sottrarre non è neppure stato quantificato. L'obiettivo (serpeggiante e sinistro) è quello, in caso di necessità, di poter raccogliere la maggior quantità di quattrini possibile. E di soldi, alle nostre banche, oggi come oggi ne servirebbero a camionate: Bankitalia e Abi (l'Associazione bancaria italiana) hanno recentemente snocciolato le cifre, spiegando che le sofferenze dei nostri istituti sono stimabili in 190 miliardi di euro. Cifre iperuraniche, spaventose, disastrose. E preoccupanti.
Il mistero delle cifre - Ai più, come detto, sarà venuto il dottor Sottile, quell'Amato talmente "sottile" da infilarsi agevolmente nei nostri conti - correva l'anno 1992 - per "ciucciarsi" il 6 per mille dei nostri risparmi. Quel 6 per mille lo "ciucciò" agli italiani-tutti, e lo fece per ripianare i disastri della politica. Ma in questo caso, il disastro della politica, è potenzialmente ancor peggiore. Già, perché se almeno Amato stabilì l'importo del furto, in questo caso quanto ci potrebbero sottrarre non è neppure stato quantificato. L'obiettivo (serpeggiante e sinistro) è quello, in caso di necessità, di poter raccogliere la maggior quantità di quattrini possibile. E di soldi, alle nostre banche, oggi come oggi ne servirebbero a camionate: Bankitalia e Abi (l'Associazione bancaria italiana) hanno recentemente snocciolato le cifre, spiegando che le sofferenze dei nostri istituti sono stimabili in 190 miliardi di euro. Cifre iperuraniche, spaventose, disastrose. E preoccupanti.
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