25 feb 2020

la politica al tempo del virus

volano gli stracci ... e gli straccioni !!

giuseppe conte, presidente del consiglio, ieri «abbiamo due focolai del virus uno dei quali è nato complice un ospedale che non ha osservato determinati protocolli favorendo la nascita di uno dei due focolai che cerchiamo di contenere con misure draconiane»
risponde giulio gallera, assessore al welfare della regione lombardia, ad agorà (rai tre)  «dichiarazioni inaccettabile da una persona ignorante, perché ignora assolutamente quali erano e sono i protocolli definiti dall'istituto superiore di sanità. noi abbiamo seguito pedissequamente ciò che era stato determinato dall'iss e le linee guide del ministero. il problema è che il presidente del consiglio non conosce i protocolli e getta la palla in tribuna per coprire delle falle gigantesche di un sistema di protezione civile nazionale che non sta dando alcun tipo di risposte ai problemi organizzativi e gestionali che avrebbero dovuto prevedere e predisporre. ormai sta emergendo la totale incapacità del governo di gestire qualcosa che loro dovevano prevedere. noi veniamo in maniera ignobile attaccati da un presidente del consiglio che non sapendo di cosa parla dice che noi non seguiamo i protocolli, quando regione lombardia i protocolli non solo contribuisce a livello nazionale a realizzarli, ma li segue in maniera puntuale.
aggiunge il presidente della regione lombardia, attilio fontana a 'radio anch'io', su radio 1: «noi abbiamo seguito, purtroppo, i protocolli che ci venivano dati dal governo. se avessimo fatto quello che noi come governatori proponevamo, le cose non sarebbero andate così. io sono stato zitto finora, ho accettato che si tacesse, però se accusano il sistema sanitario lombardo, allora non posso più tacere … noi avevamo proposto un mese prima che scoppiasse l'epidemia di essere messi nelle condizioni di aumentare i controlli, di mettere in quarantena tutti gli studenti che rientravano dalla cina. siamo stati accusati di essere razzisti, di voler diffondere il panico. il presidente del consiglio disse in quell'occasione 'fidatevi di me, ci penso io'. allora ora non può dire che siamo noi i responsabili»
la replica di conte: «questo è il momento di confrontarsi con tutti i governatori, per concordare le prossime azioni. noi proporremo un protocollo condiviso con tutti per evitare di andare in ordine sparso». «da parte nostra c'è predisposizione alla collaborazione. e noi ce la faremo lavorando tutti insieme» «non è il momento delle polemiche, dobbiamo lavorare, le polemiche non mi interessano «sono fiducioso perché tutti i presidenti si sono dimostrati disponibili alla collaborazione». «ce la faremo lavorando tutti insieme con l'obiettivo unico che è quello della salute dei cittadini. quindi no a drammatizzazioni o allarmismi, dobbiamo agire per contenere il disagio» ... supercazzola denaturata ...
intanto il ministero dell' interno ha ammesso «difficoltà di approvvigionamento» (leggi: non ce ne sono più!!) per le mascherine anti virus in uso da guardie mediche e ospedali. perché gran parte delle forniture, comprese quelle della polizia, venivano prodotte in cina e quindi non arrivano più. i magazzini sono vuoti dalla prima settimana di febbraio ma fuori da ogni logica il 15 febbraio il ministero degli affari esteri, attraverso la cooperazione internazionale, ha spedito 2 tonnellate di materiale sanitario comprese le mascherine in cina. e  sempre a metà febbraio imprenditori italiani e cinesi di firenze hanno donato 250mila mascherine a pechino. per «dare un messaggio forte di supporto e collaborazione con il popolo cinese».

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