volano gli stracci ... e gli straccioni !!
giuseppe conte, presidente del consiglio, ieri «abbiamo due
focolai del virus uno dei quali è nato complice un ospedale che non ha
osservato determinati protocolli favorendo la nascita di uno dei due focolai
che cerchiamo di contenere con misure draconiane»
aggiunge il presidente della regione lombardia, attilio
fontana a 'radio anch'io', su radio 1: «noi abbiamo seguito, purtroppo, i
protocolli che ci venivano dati dal governo. se avessimo fatto quello che noi
come governatori proponevamo, le cose non sarebbero andate così. io sono stato
zitto finora, ho accettato che si tacesse, però se accusano il sistema sanitario
lombardo, allora non posso più tacere … noi avevamo proposto un mese prima che
scoppiasse l'epidemia di essere messi nelle condizioni di aumentare i
controlli, di mettere in quarantena tutti gli studenti che rientravano dalla
cina. siamo stati accusati di essere razzisti, di voler diffondere il panico.
il presidente del consiglio disse in quell'occasione 'fidatevi di me, ci penso
io'. allora ora non può dire che siamo noi i responsabili»
la replica di conte: «questo è il momento di confrontarsi con
tutti i governatori, per concordare le prossime azioni. noi proporremo un
protocollo condiviso con tutti per evitare di andare in ordine sparso». «da
parte nostra c'è predisposizione alla collaborazione. e noi ce la faremo
lavorando tutti insieme» «non è il momento delle polemiche, dobbiamo lavorare,
le polemiche non mi interessano «sono fiducioso perché tutti i presidenti si
sono dimostrati disponibili alla collaborazione». «ce la faremo lavorando tutti
insieme con l'obiettivo unico che è quello della salute dei cittadini. quindi
no a drammatizzazioni o allarmismi, dobbiamo agire per contenere il disagio» ... supercazzola denaturata ...
intanto il ministero dell' interno ha ammesso «difficoltà di
approvvigionamento» (leggi: non ce ne sono più!!) per le mascherine anti virus in uso da guardie mediche e
ospedali. perché gran parte delle forniture, comprese quelle della polizia,
venivano prodotte in cina e quindi non arrivano più. i magazzini sono vuoti
dalla prima settimana di febbraio ma fuori da ogni logica il 15 febbraio il
ministero degli affari esteri, attraverso la cooperazione internazionale, ha
spedito 2 tonnellate di materiale sanitario comprese le mascherine in cina.
e sempre a metà febbraio imprenditori
italiani e cinesi di firenze hanno donato 250mila mascherine a pechino. per
«dare un messaggio forte di supporto e collaborazione con il popolo cinese».
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