FINO A 1500 EURO A STUDENTE IN SCUOLE PARITARIE - “A partire dall’esercizio finanziario 2025, alle famiglie con reddito Isee non superiore ad euro 40.000,00 è riconosciuto un voucher, spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria, per un importo annuale massimo pari a euro 1.500 per ogni studente frequentante una scuola paritaria primaria, secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado”, si legge.
“L’effettivo ammontare del voucher per ogni studente è calcolato sulla base di scaglioni inversamente proporzionali al reddito Isee e nei limiti di un finanziamento complessivo pari ad euro 65 milioni annui. Nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione e del merito è istituito un fondo dedicato agli interventi del presente comma, pari a 16,25 milioni per l’anno 2025, 65 milioni per l’anno 2026, 65 milioni per l’anno 2027”, si legge ancora nel testo della proposta.
È quanto prevede un emendamento firmato dal deputato di Fratelli d’Italia, Lorenzo Malagola, alla Legge di Bilancio
“Il governo è ben consapevole della importanza di assicurare il diritto dei ragazzi, a prescindere dal reddito, a studiare nelle scuole paritarie”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara a proposito dell’emendamento. “Stiamo riflettendo su questo argomento importante e stiamo già lavorando per individuare soluzioni praticabili”, assicura il ministro all’ANSA.
E SPENDING REVIEW PER LA SCUOLA PUBBLICA - La spending review tocca anche la scuola, con la riduzione del turn over pari al 25%. A decorrere dall'anno scolastico 2025/2026 la dotazione organica complessiva è ridotta di 5.660 posti dell'organico dell'autonomia; inoltre “si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola”, gli Ata, in modo da conseguire, a decorrere dall'anno scolastico 2025/2026 una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità. Le riduzioni del personale docente e Ata possono essere rimodulate nell'ambito dell'organico triennale della scuola, a invarianza finanziaria.
Al momento, il ministro dell’istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, non sembra volere commentare questi possibili tagli