23 feb 2011

il videomessaggio del dittatore

ieri sera in televisione è andato in onda un videomessaggio del presidente, chiaramente sotto pressione, ma che non vuole dimettersi e farà di tutto per difendere i suoi privilegi (1); nel suo monologo nega l'evidenza dei fatti (2) e non rinuncia a minacciare (3) ed insultare (4) l'opposizione, sminuendone il ruolo (5). successivamente chiede ai suoi supporters di aiutarlo a combattere l'opposizione (6) ed a difendere il leader, parlandone in terza persona come se fosse un istituzione (7). non dimentica infine di ricordare ciò che di buono ha fatto per il paese e la sua reputazione all'estero (8).

no, non era berlusconi (anche se lo stile è lo stesso), bensi gheddafi che da detto:
1) 'se potessi dimettermi lo farei, ma non sono presidente. però ho il mio fucile e mi batterò fino all'ultima goccia di sangue';
2) 'noi non abbiamo ancora fatto ricorso alla forza. non ho ordinato di sparare un singolo proiettile';
3) 'restituite immediatamente le armi, se no ci saranno mattanze';
4) 'rivoltosi, ratti da sterminare';
5) 'stanno soltanto copiando l'egitto e la tunisia';
6) 'voi che mi amate, voi libici tutti, uomini e donne uscite dalle case, attaccate i topi di fogna nei loro rifugi, purgate la libia centimetro per centimetro, casa per casa, strada per strada. prendeteli, arrestateli, consegnateli alla polizia. milioni mi difenderanno, fatevi sentire e gridate: sacrificheremo l'anima e il sangue per il nostro leader';
7) 'muhammar gheddafi non è una persona normale, che si possa avvelenare o abbattere con una rivoluzione
8) 'tutto il mondo ci guarda con rispetto e con timore grazie a me, compresa l'italia che è già stata sconfitta sul suolo libico'.

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