9 ago 2011

ora o mai più

ora o mai più. è la parola d'ordine che va per la maggiore a palazzo chigi (pardon, villa certosa) in questi giorni. berlusconi vuole approfittare della crisi per fare passare quei provvedimenti che altrimenti non potrebbe nemmeno nominare. state pensando al taglio dei parlamentari o delle province o a qualcun'altro dei costi della politica ? nulla di tutto ciò. il progetto è una nuova riforma delle pensioni con magari in aggiunta il ritorno dell'ici (o imu secondo la nuova terminologia federalista) e probabilmente la patrimoniale. e per dare maggiore pathos il governo è pronto a riunirsi il 15 agosto, così da sottolineare la gravità del momento (peraltro nascosta agli italiani per tre anni!). che questa sia l'ennesima porcata se n'è accorto perfino il leader della cisl bonanni, da sempre accondiscendente alle proposte del governo, che ha prontamente detto che 'non se ne parla' di toccare le pensioni, reclamando anzi 'equità'.
da oltre tevere intanto, l'osservatore romano ci fa sapere quale sarebbe la loro soluzione per tagliare il debito e rilanciare l'economia: usare il denaro delle famiglie, per esempio il dieci percento dei risparmi, per l'acquisto forzoso dei titoli del debito pubblico o di obbligazioni convertibili a dieci anni emesse dalle medie imprese 'sane e trainanti'.

in italia intanto tutto procede come al solito:
- il sindaco di parma vignali (già indagato per tangenti) ha deciso che il parco 'falcone e borsellino' sarà re-intitolato a 'raimondo vianello e sandra mondaini';
- il presidente della provincia di l'aquila del_corvo (pdl) ha appena speso 20 mila euro per commemorare guido letta, prefetto fascista che nel 1939 fu un rigoroso attuatore delle leggi razziali e zio di gianni letta, con un busto ed una piazza intitolata alla sua memoria nel comune di aielli. pare che i soldi facciano parte di un fondo per il terremoto da 8 milioni di euro ma che la provincia stia spendendoli per tutto (convegni, premi cinematografici, spettacoli estivi e sportivi, sistemazione strade comunali e enti regionali) fuorchè per la reale destinazione.

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