12 ott 2011

bollettino di guerra n. 1 della repubblica delle banane

"la guerra continua e l'Italia resta fedele alla parola data ... chiunque turbi l'ordine pubblico sarà inesorabilmente colpito" (pietro badoglio - 25 luglio 1943)

 - solo i fatti ... senza commenti, nè battute -

il governo è andato sotto per un voto alla camera sul rendiconto del bilancio mentre tremonti faceva capolino dall'ingresso. la norma è legata all'articolo 81 della costituzione e non può essere rivotata, tanto che l'enciclopedia del diritto dice: 'il voto contrario del parlamento sul rendiconto assumerebbe il significato di una sfiducia al governo'. per lo stesso motivo goria si dimise nel 1988, ma berlusconi lo definisce 'un incidente tecnico' e annuncia un voto di fiducia sul medesimo rendiconto, voto che sarà preceduto da sue dichiarazioni politiche.

la debacle alla camera ottiene il risultato di vedere ritirato il disegno di legge sulle intercettazioni, per evitare ulteriori danni nel voto segreto. reguzzoni della lega prima ('le nostre priorità sono altre') e chicchitto successivamente ('è certo che ora si rinvia l'esame del ddl') danno conferma dello stop.

parte oggi la discussione della 'prescrizione breve' in commissione del senato. l'iter parlamentare dovrà necessariamente essere veloce per evitare che il processo mills vada a sentenza (prevista entro fine anno) e quindi silvio berlusconi venga condannato per avere corrotto un testimone di giustizia.

scajola, assente dall'aula assieme ad un paio di fedelissimi, aveva pranzato a palazzo grazioli con la triade pidiellina berlusconi-letta-alfano (presente anche fedele confalonieri, chissà perchè!) per 'una chiacchierata sincera fra amici' (scajola dixit). pare però che la 'chiacchierata' non abbia prodotto gli effetti sperati: la richiesta di discontinuità continua a non piacere a berlusconi!

umberto bossi potrebbe cacciare roberto maroni dalla lega dopo le contestazioni di domenica a varese. i componenti del cerchio magico (la moglie manuela, il figlio renzo, rosy mauro, regazzoni e bricolo) avrebbero convinto bossi che maroni è l'istigatore e vorrebbero fare fuori lui e i suoi uomini, in primis il segretario giorgietti! resta comunque detto che ''sia chiaro che le liste per le prossime elezioni le faccio io' ...

la corte dei conti boccia la riforma fiscale perchè fatta da obiettivi ambiziosi senza copertura finanziaria e soprattutto perchè porterebbe tagli 'non percorribili' alla spesa sociale, danneggiando le fasce sociali più deboli.
l'unione europea categorica: 'l'idea del condono non ci piace, può distogliere da altre priorità e incoraggiare l'evasione'.

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