"l'histoire s'écrit à cannes - bienvenue au g20"
il g20 ci riconsegna un berlusconi sempre più solitario (ormai nessuno dei grandi se lo fila più, ragione per cui è costretto a pranzare con il premier nigeriano), sempre meno considerato politicamente ('nessuno gli crede più' dice un consigliere di sarkozy) e con la sua maggioranza che continua a perdere pezzi (l'esodo guarda caso è cominciato tre giorni fa, quando i gran ciambellani del partito festeggiavano per il milione di tessere ... forse che quella sarà la base di partenza per decidere il futuro del partito e soprattutto i posti disponibili nelle liste elettorali prossime?). e comunque l'europa intera chiede le riforme all'italia e le vuole velocemente, tanto che i commissari della bce e del fmi ci controlleranno costantemente! d'altronde le volontà di germania, francia e stati uniti sono riassunte nella frase di angela merkel: 'per noi quello che conta sono i fatti'.
cosa rimane da fare a berlusconi a questo punto? aspettare che la sfiducia arrivi dal parlamento, convinto che il lavoro di verdini (pressing sui radicali) possa portare nuovi voti alla camera in modo da arrivare all'anno nuovo e poi andare alle elezioni in primavera con il porcellum. nel caso invece verdini non avesse successo, c'è sempre la possibilità di stare all'opposizione di un governo tecnico, scatenando tutte le sue forze mediatiche contro il 'golpe/ribaltone' nella speranza di arrivare alle elezioni del 2013 con qualche chance di vittoria.
notevole la mossa di mario draghi nel suo secondo giorno di presidenza della bce: ha tagliato i tassi dello 0,25% (e altri 25 bps li taglierà probabilmente a dicembre). un vero toccasana per le banche, specialmente quelle tedesche e francesi, cariche di titoli di stato dei paesi a rischio e quindi a rischio di perdite ingenti. inoltre, il taglio dei tassi, aumenta la possibilità per le banche di finanziarsi a costi ridotti e magari poi investire sul mercato con ritorni interessanti (btp a due anni rendono quasi il 5,5%!) e coprire i buchi di bilancio. draghi insomma ha subito cercato di compiacere i potenti d'europa merkel e sarkozy, che hanno bisogno di tamponare le perdite delle loro banche per non subire tagli del rating ed essere poi trattati come un berlusconi qualsiasi!
Nessun commento:
Posta un commento