"c'est une expérience éternelle que tout homme qui a du pouvoir est porté
à en abuser (...) pour qu'on ne puisse abuser du pouvoir, il faut que,
par la disposition des choses, le pouvoir arrête le pouvoir" (montesquieu, 'de l'esprit des lois' 1748)
potere legislativo: spetta al parlamento cioè l'unico organo eletto dal popolo. si distingue per liti tra i partiti, liti all'interno dei partiti e cambi di casacca tra i vari partiti. onorevoli e senatori che fanno a gara per garantirsi un futuro creandosi un personaggio tv o entrando nelle grazie del capo. e l'interesse pubblico? macchissenefrega!
potere esecutivo: il governo e la pubblica amministrazione alla sue dipendenze. sul primo, vale l'intervista di gianpaolo pansa a 'il fatto quodiano': "il premier è un bluff: purtroppo nella palude, nel vero senso della
parola, della politica italiana di oggi lui giganteggia. è il nuovo
leader della destra ... deve solo imparare a fare i discorsi da un
balcone... è arrogante, disprezza chi non la pensa come lui. renzi è un
parolaio bianco, speriamo non diventi nero. circondato da troppe
persone inesperte, amici degli amici degli amici. in politica la forma è
sostanza. mi ricorda una vecchia battuta su cui forattini aveva
costruito una vignetta, che diceva ‘quando il sole è al tramonto anche
l’ombra del nano si allunga’ ... la gente è stufa dei politici ganassa, vedremo cosa succederà quando gli
italiani si renderanno conto che la grande ripresa non c'è, che
soprattutto sta nascendo un modo di far politica accentratore... ma
scusa, questo è andato dal presidente della repubblica a dire: adesso
tengo io l’interim del ministero delle infrastrutture"
potere giudiziario cioè la magistratura pronta ad indagare chiunque osi disturbare il manovratore di turno ed assolvere chi gli è amico. prova ogni tanto a riscattarsi andando incontro a controsensi storici che ci mettono alla berlina a livello mondiale; basta guardare le ultime sentenze della cassazione: meredith kercher uccisa da 'rudy guede in concorso con altri' in primo grado salvo poi scoprire che gli altri non esistono. moggi, giraudo e l'arbitro desantis condannati (ma prescritti) per associazione a delinquere senza che una partita fosse alterata né altri arbitri corrotti. nella giustizia italiana vale sempre l'articolo quinto: chi c'ha i soldi ha vinto!
potere economico: è rimasto ancora qualcosa ? i grossi gruppi industriali ed economici sono scappati all'estero o sono stati venduti (ad arabi e cinesi in primis). quello che rimane è legato alle tariffe che assicurano ai proprietari sonni tranquilli con entrate sicure grazie alle bollette e zero investimenti ... tanto i cittadini hanno bisogno dei servizi (gas, elettricità, telefoni, autostrade ecc)!
quarto potere (cit. film del 1941 di orson welles): i giornali che hanno la capacità di influenzare l'opinione pubblica e condizionare gli altri poteri informando (o non informando) i lettori sulle azioni dei potenti. peccato che in italia i lettori siano in calo costante ma le grandi manovre intorno a rcs ci fanno capire quanto interesse ci sia, da parte della politica e/o dai gruppi economici, di controllare l'opinione pubblica.
quinto potere (cit. film del 1976 di sidney lumet): la tv è salita prepotentemente alla ribalta grazie all'uso spregiudicato fatto da silvio berlusconi che la tv, intesa come strumento di diffusione di massa', l'ha inventata e plasmata a sua immagine. bisogna ammettere che tutti gli altri si sono adeguati velocemente e qualcuno sta facendo anche meglio mettendo anche la tv di stato sotto il diretto controllo politico del governo!
sesto potere: il web che è libero al momento ma per questo non immune da errori e condizionamenti. fino a quando ? intanto i governi di mezzo mondo (mentre l'altro mezzo lo vieta o lo limita) stanno cercando di mettergli il guinzaglio in modo da controllare le fonti e magari i contenuti.
quello che resta è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto: la separazione dei poteri ... una pia illusione !
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