1 maggio 2015 - festa del lavoro & inaugurazione dell'expo di milano con la benedizione di papa francesco e del premier renzi (che ieri sera non si è presentato al concerto di inaugurazione ma ha preferito andare alla festa di giorgio armani) che dichiara: "la scommessa di expo è la ripartenza del paese".
una ripartenza che al momento sembra tarocca come certificato dalla stretta attualità:
istat - disoccupazione marzo 2015 13% +0.2% sul mese precedente, giovanile 43.1% +0.3%. occupazione 55.5% -0.3% pari a -59mila persone. le persone in cerca di occupazione sono quindi 3,3 milioni +1.6% rispetto a febbraio. dov'è il jobs act ?
la corte costituzionale ha bocciato la norma fornero contenuta nella legge 'salva italia' del 2012 in materia di perequazione delle pensioni. l'impatto sui conti pubblici sarebbe di circa 5 miliardi di euro. addio al tesoretto ?
premier tradito dall'economia o colpa della politica degli annunci ?
rino formica in una intervista su 'il fatto quotidiano' dice: "(matteo renzi) è il motorino d’ avviamento di una centrale atomica che lo brucerà a breve. non ha un pensiero politico, è una carica di energia. servirà ancora qualche mese, poi la chiesa lo farà fuori. la sua politica, che persegue la giustizia del mercato, contraddice il pensiero della dottrina sociale cattolica. e non è nemmeno in condizioni di servire al capitalismo a sganciarsi dalla democrazia: non ha abbastanza forza. renzi non si è accorto che a ogni forzatura autoritaria, corrisponde un’ espansione del fronte largo di difesa della democrazia parlamentare, qualcosa che va oltre l'ostilità alla legge elettorale e alla riforma del senato. può diventare un moto indomabile di liberazione che travolgerà il suo partito e i suoi alleati. uomini di chiesa, borghesia impoverita, lavoratori stremati e giovani senza futuro sono in allerta".
ferruccio de bortoli, ormai ex direttore del corriere della sera, nel 'rendiconto' della sua direzione pubblicato ieri dice: “del giovane caudillo renzi, che dire? un maleducato di talento. Il corriere ha appoggiato le sue riforme economiche, utili al paese, ma ha diffidato fortemente del suo modo di interpretare il potere. disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche. personalmente mi auguro che mattarella non firmi l’italicum. una legge sbagliata”
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