27 mag 2015

il mondo visto da prodi ...


interessanti riflessioni di romano prodi, intervistato da cazzullo sul corriere della sera (26.05.2015):

"è un lunedì nero per l’europa. mi riferisco alla grecia, e non solo. in spagna crollano i partiti. francia e inghilterra si sono chiamate fuori dall’accordo sugli immigrati. ma la notizia peggiore è il voto polacco ... con una linea portatrice di tensioni, perché fortemente antieuropea.
... sono davvero troppi in europa i segnali di disgregazione; non da ultimo il referendum britannico, lo spettro dell’uscita di londra. e se si leva un vento di disgregazione, non lo ferma nessuno. 

... è ormai chiaro che la grecia tanti soldi da pagare non li ha ... se la germania fosse intervenuta all’inizio della crisi, ce la saremmo cavata con 30-40 miliardi; oggi i costi sono dieci volte di più.
... sul versante finanziario abbiamo eretto una difesa. ma sul versante delle decisioni politiche siamo sguarniti come e peggio di prima.
.. l'europa non ha più politica, né idee; ha solo regole, aritmetica. quando definivo “stupido” il patto di stabilità, sapevo che si sarebbe arrivati a questo punto. non si governa con l’aritmetica. junker ha annunciato il suo piano di investimenti nove mesi fa. il tempo in cui nasce un bambino. ma non si è ancora visto nulla ... perché il centro del potere si è spostato dalla commissione (
europea) agli stati, in particolare alla germania.
... siamo un’europa a una dimensione, quella tedesca. ho sperato a lungo che francia, spagna e italia trovassero una linea comune. non ci sono riusciti, perché ogni paese credeva di essere più bravo dell’altro; in particolare la spagna e la francia pensavano di essere più brave dell’italia. il voltafaccia di parigi sugli immigrati è clamoroso: l’europa ha annunciato un accordo, e l’ha disatteso sei giorni dopo. almeno cameron ci ha presi in giro fin da subito: ha offerto le sue navi per il salvataggio dei profughi, a patto che restassero tutti in italia». 
... il fatto che in libia ci siano più governi dipende soprattutto dai governi stranieri che li appoggiano. il governo di tripoli si regge su turchia e qatar, quello di tobruk su arabia saudita ed egitto; che a loro volta dipendono dagli stati uniti, dalla russia e indirettamente dalla cina. se le grandi potenze trovano un accordo, l’isis finisce in un giorno. se le grande potenze usano il medio oriente per il loro grande gioco, l’isis prospererà".
per quanto possa valere il punto di vista del professor prodi, esso contiene interessanti punti di riflessione fatte da una persona che ha diretto l'italia, l'europa e da alcuni anni si occupa di rapporti con i paesi esteri (cina e africa in primis).

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