11 feb 2011

nuovo decalogo rai

l'ha presentato il senatore butti (pdl), chiamandolo 'atto di indirizzo sul pluralismo', per dare nuove regole ai talk show della rai. in realtà per mettere fine all'assalto mediatico contro berlusconi.
partendo dal presupposto che 'la tv di stato relega in posizioni assolutamente minoritarie le idee, i valori e le proposte della maggioranza degli italiani', (minzolini a parte, suppongo) ecco il nuovo decalogo rai :
1) razionalizzare l’offerta delle trasmissioni di approfondimento giornalistico allo scopo di evitare ridondanze e sovrapposizioni che possono rendere confusa l’offerta rai riducendo la libertà di scelta degli utenti. è opportuno che i temi prevalenti di attualità o di politica trattati da un programma non costituiscano oggetto di approfondimento di altri programmi, anche di altre reti, almeno nell’arco di otto giorni successivi alla loro messa in onda -> quindi, subito a 'porta a porta' con vespa che anestetizza tutto per otto giorni!
2) l'intervento di un opinionista a sostegno di una tesi va calibrato con uno spazio adeguato anche alla rappresentazione di altre sensibilità culturali. ciò è ancora più necessario per quei programmi, apparentemente di satira o di varietà, che diventano poi occasione per dibattere temi di attualità politica. -> due opinionisti, due comici ...
3) la rappresentazione delle diverse posizioni può giungere anche attraverso format di approfondimento che prevedano la presenza in studio di due conduttori di diversa estrazione culturale. -> ... ed anche due conduttori: uno di destra e uno di sinistra; uno laico ed uno praticante; uno onesto ed uno ladro.
4) tutti i partiti devono trovare, in proporzione al proprio consenso, opportuni spazi nelle trasmissioni di approfondimento giornalistico -> se quindi chiami casini, devi avere quattro del pdl, tre del pd e due della lega.
5) non può essere consentita la conduzione di programmi di approfondimento o la direzione di rete o testata a chiunque abbia interrotto la professione giornalistica per assumere ruoli politici. -> ecco fermato santoro ...
6) no a intepretazioni a opera di attori, delle conversazioni telefoniche intercettate -> ... amputato annozero ...
7) niente filmati, tabelle e schede e tutto ciò che chrei una tesi precostituita -> ed anche ballarò!
8)al pubblico presente in studio siano vietate manifestazioni di consenso o di dissenso  -> invitare solo muti, mutilati e paralitici.
9) necessario coniugare il diritto di cronaca con il rispetto per il pubblico, in particolare nei programmi normalmente in onda nella cosiddetta fascia protetta in cui è indispensabile evitare morbosità -> solo in seconda serata, anzi meglio in terza, caso mai si parlasse di argomenti scabrosi (tipo escorts ad arcore?),
10) il conduttore è sempre responsabile dell'attendibilità e della qualità delle fonti e delle notizie sollevando la Rai da responsabilità civili e/o penali. -> via la tutela legale ... ed anche la gabanelli e report sono sistemati.

gli eredi del 'minculpop' non avrebbero potuto fare di meglio !!!

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