3 mar 2011

il nuovo veronesi: viva il nucleare.

umberto veronesi: 'senza nucleare l'italia è un paese morto'.
l'85enne oncologo, che si appresta a diventare il presidente dell'agenzia per la sicurezza nucleare, in una intervista su 'la stampa' dice che 'i timori sono frutti d'ignoranza su cui la politica gioca' e che lui si batte 'da una vitqa contro allarmi infondati. si pensa alle centrali e non alle radiazioni negli ospedali. scorie? ci sarà un sito estero'.

peccato non abbia ricordato, oltre ai rischi, i tempi e i costi. in finlandia, dove i francesi di areva stanno costruendo un reattore epr uguale a quello che l'italia vuole, i costi sono raddoppiati a 6 miliardi di euro ed i tempi si stanno rivelando biblici (8 anni anzichè i 4 previsti). in bulgaria, anzichè costruire due centrali con 4 miliardi, ne faranno una per 9 miliardi. anche i mitici cinesi hanno inaugurato la centrale di tianwan con due anni di ritardo. sempre in finlandia l'agenzia della sicurezza nucleare stuk ammette che i subappaltatori lavorano senza specifiche scritte con lavoratori di 60 nazioni diverse e turni di 14 ore per risparmiare sui contributi; pensiamo a cosa potrebbe succedere in italia con caporalato e lavoro in nero! il massimo esperto mondiale mycle schneider (http://en.wikipedia.org/wiki/Mycle_Schneider) continua a dire che 'non ha alcun senso, oggi, puntare sull'energia nucleare. negli stati uniti nessuno l'ha fatto. non è più vantaggioso. al punto che neppure la banca mondiale finanzia più alcun progetto nucleare'. e le banche di affari americane hanno detto che non daranno quattrini per nuovi impianti se non garantiti dal governo.

da cosa deriva allora l'entusiamo di veronesi (e scajola prima di lui) ? è forse dovuto agli appalti per 30-40 miliardi di euro ? gli italiani già pagano in bolletta 400 milioni all'anno per lo smaltimento delle scorie delle vecchie centrali ormai chiuse da 30 anni; quanto ci costerebbe a questo giro ? nulla può fermarli ... d'altra parte nel decreto legge che reintroduce il nucleare c'è scritto che 'per permettere la costruzione delle centrali e degli impianti di stoccaggio e smaltimento verranno impiegati i militari'.

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