ecco finalmente il governo del fare e le vere riforme epocali. è bastato che emma marcegaglia alzasse la voce e subito arriva il soccorso governativo. sobillato dalla lega, che teme di perdere consensi e voti nel nord italia, tremonti annuncia che ci sono 'troppi controlli sulle imprese'. così, mentre la politica dibatte di riforme costituzionali e/o della giustizia (per salvare il premier da condanne quasi certe) ed il paese soffre della peggiore congiuntura economica degli ultimi 50 anni, l'attenzione del ministro dell'economia anzichè sull'occupazione e sul calo dei consumi è sulle imprese vessate da fisco e controlli. tremonti promette quindi che ogni imprenditore potrà avere il diritto a rispondere di 'non rompere più di tanto' ai controllori siano essi pubblici ufficali o meno.
purtroppo tremonti dimentica perchè ci sono tutti questi controlli e controllori; ecco un rapido elenco:
- evasione fiscale: quasi 50 miliardi di euro nel 2010 (+46% rispetto al 2009);
- inquinamento e smaltimento abusivo di rifiuti e materiali tossici;
- lavoro nero;
- mancanza di sicurezza sul lavoro;
- assegnazione appalti a prestanome di mafiosi o a società non idonee;
- mancato pagamento dei contributi previdenziali dei dipendenti;
- falsificazione atti (bilancio) e documenti per accedere a incentivi e bonus fiscali;
- violazione brevetti e del made in italy;
- violazione diritti dei lavoratori (pause, ferie, malattia, straordinari, abuso di contratti atipici)
- violazione diritto alla privacy dei lavoratori (videosorveglianza, controllo posta).
a questo punto aspettiamo il decreto annunciato per capire cosa succederà, se agli imprenditori 'sarà permesso tutto ciò che non è vietato' mentre al resto degli italiani sarà vietato tutto ciò che non è permesso.
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