ecco scoperto l'arcano. mentre la vendita di auto in italia ed europa stagnava (-4.8% nel primo trimestre di quest'anno), marchionne e la fiat stavano preparando l'operazione dell'anno: l'acquisto del 16% di chrysler per 1,268 miliardi di dollari (pari a circa 870 milioni di euro) entro giugno 2011 previo rimborso dei 7,4 miliardi di dollari di aiuti di stato. marchionne ha praticamente esercitato l'opzione di acquisto concessa dal governo americano nel 2009 che calcolava il prezzo di acquisto sui risultati di chrysler degli ultimi quattro trimestri e comunque prevedeva che il prezzo non fosse superiore ai multipli di fiat alla data di calcolo (giugno 2011). sorge quindi il sospetto che il 'furbo' marchionne abbia deliberatamente fatto crollare le vendite della fiat per potere poi spuntare un prezzo più favorevole per chrysler. il prossimo obiettivo, molto probabilmente entro la fine di quest'anno (appena riuscirà ad omologare negli stati uniti un veicolo da 40 miglia con 1 gallone di benzina), sarà raggiungere il 51% di chrysler e marchionne ha già anticipato che 'non c'è alcun bisogno di avere due società quotate separatamente: prima o poi ci sarà una sola corporation in borsa'.
tirando le somme fino ad oggi marchionne ha: 1) tagliato gli investimenti in nuovi modelli nonostante questo sia costato un crollo nelle vendite italiane e continentali, 2) cercato (e ottenuto) lo scontro con i sindacati a pomigliano, mirafiori ed ora nell'ex bertone, 3) effettuato una separazione societaria del settore auto dalle altre attività (iveco e cnh) che potesse fungere da punto di partenza per una successiva fusione con chrysler. a questo punto basterà aspettare il 2012 per avere la nuova operazione dell'anno: il trasferimento della fiat da torino a detroit, con buona pace di governo e sindacati compiacenti (cisl, uil e ugl).
Nessun commento:
Posta un commento