21 mag 2011

è tornato ... purtroppo!

quattro. come i fantastici quattro, come i quattro dell'ave maria e come i giorni di assenza dalle telecamere di silvio berlusconi dopo la debacle nel primo turno delle elezioni a sindaco di milano e napoli. ma come si sa le cose belle durano sempre poco, e quindi ieri berlusconi ha deciso la rentrée a rete unificate: dalle 18:30 alle 20:30 è andato in onda il monologo del premier (italia1, tg4, tg5, tg1 e tg2 nell'ordine di apparizione, in barba al conflitto di interessi ed alla par condicio).
berlusconi sapeva ovviamente di dovere cambiare i toni per avere una chance di vincere i ballottaggi; ha quindi deciso di togliere gli abiti dell'insulto e del fango ('pisapia ladro d'auto, estremista ed amico dell'islam') e mettere quelli del moderato che tanto piacciono alla 'ggente'.
si è quindi detto 'turbato dal vedere bandiere con falce e martello dei centri sociali dilagare per le strade di milano' e ha rigettato con sdegno la possibilità che i milanesi possano accettare una città piena di moschee e dove a farla da padrone siano (in ordine sparso) i centri sociali, gli zingari e gli immigrati (più tardi il sottosegretario pdl giovanardi ha aggiunto anche spacciatori e drogati se dovesse vincere pisapia).
ha esortato infine gli elettori a votare letizia moratti che 'ha un piano per 30 mila nuovi alloggi a condizioni di favore per i ceti più deboli' (magari costruiti dai palazzinari amici?), che lavora per l'expo 'opportunità di lavoro per decine di migliaia di persone' (ma che ancora non ha un euro di finanziamenti approvati).
da parte sua letizia moratti aveva promesso il giorno prima, come neppure nei bazar,  esenzioni dal ticket antismog e sconti per i parcheggi. e se non bastasse si annuncia 'una sorpresa' per milano negli ultimi momenti di questa campagna elettorale ... chissà! forse le pillole miracolose della felicità o magari le prossime dimissioni e fuga all'estero di tutta questa banda del buco ?

p.s. - il presidente della tepco, masataka shimizu, si è scusato pubblicamente con il giappone intero per il disastro di fukushima e poi si è dimesso dall'incarico. lo stesso primo ministro giapponese ha rinunciato allo stipendio fino a quando l'emergenza nucleare non sarà finita.

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