da 'la repubblica - affari & finanza' - alle assicurazioni generali di trieste l'investimento in telecom italia, tramite la holding telco, non sta dando grandi soddisfazioni. le azioni, acquistate nel 2007 dalla pirelli a 2,70 euro, erano state svalutate un paio di anni fa a 2,20 e nuovamente il 6 luglio scorso a 1,80 euro per azione. l'ultima svalutazione ha prodotto una minusvalenza da 370 milioni di euro. solo il 20% dell perdita andrà in bilancio mentre i restanti 269 sono stati oppurtunamente scaricati sui clienti. circa 159 milioni di perdita andranno ad erodere il valore dei contratti vita del tipo 'unit linked' mentre i restanti 110 milioni andranno ad rivalersi sui rendimenti delle polizze vita normali.
detto in termini più semplici: le assicurazioni generali controllano in qualità di azionisti la telecom italia, hanno posti in consiglio di amministrazione e riscuotono i dividendi. per evitare perdite sul prezzo dei titoli hanno deciso di 'impacchettare' le azioni e di metterle a garanzia di polizze legate all'andamento in borsa . hanno quindi venduto le polizze ai loro clienti liberandosi dei rischi senza perdere il controllo sulla società ed in più incassando laute commissioni. successivamente, le azioni che non è riuscita ad 'impacchettare' sono state 'parcheggiate' nelle gestioni separate delle assicurazioni in modo da scaricare il rischio residuo e non dovere contabilizzare le perdite in bilancio.
insomma, una prassi talmente oliata che, come direbbe il noto 'filosofo' stefano ricucci: 'sono tutti froci con il culo degli altri!'
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