l'aveva detto !

"adesso tutti dicono che avevo fatto bene a mandarlo via, allora tutti quanti si lamentavano che l'avevo mandato via". queste sono le parole di antonio di pietro intervistato da 'il sole 24 ore' a proposito della cacciata di ercole incalza quando fu nominato ministro dei lavori pubblici nel maggio 2006 (governo prodi 2). per la precisione, di pietro cacciò anche angelo balducci che balzò agli onori delle cronache nel 2010 per lo scandalo della 'cricca' del g8. peccato che il governo prodi cadde due mesi dopo, nel luglio 2006, quando di pietro si impuntò contro mastella (ministro della giustizia) per non inserire i reati di falso in bilancio e corruzione nel provvedimento di indulto ... il tempo gli ha reso giustizia!
a dirla tutta, incalza era già stato esautorato da di pietro nel maggio 1996 quando divenne ministro dei lavori pubblici per la prima volta (governo prodi 1) ma, guarda caso, sei mesi dopo gli arrivò un'avviso di garanzia dalla procura di brescia (guarda caso la 'preferita' di berlusconi dove comanda un concittadino del ministro alfano: fabio salamone il cui fratello filippo finì indagato nella tangentopoli siciliana) e si dimise (p.s. fu assolto perchè il fatto non sussisteva).
di pietro aggiunge, in una intervista su 'la repubblica' di oggi, che le istituzioni "sanno e non si girano. attuano una complicità omissiva. molti sono o complici o ricattabili, e si vede dal fatto che solo chi è fuori del sistema viene delegittimato". ed a proposito del falso in bilancio "si dice che per fare emergere il falso in bilancio sarà possibile intercettare solo le aziende quotate in borsa. il mafioso angelo siino, sub-appaltatore e non quotato in borsa, che cosa faceva? tu, impresa del nord, dimmi quanto vuoi spendere, e io in quella cifra ti faccio il lavoro, ti pago il politico, ti tolgo i problemi con la mafia. a volte a comandare non è chi siede in piazza affari, ma chi sta in strada. lo sanno, quando fanno le leggi?"
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