24 ott 2024

Sanità 2024-2027: il grande bluff.

«Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!»

Purgatorio, canto VI, vv. 76-78

Estratto dell'articolo di Paolo Russo per “La Stampa”


Niente piano da 30 mila assunzioni di medici e infermieri, che già proclamano lo sciopero per il 20 novembre. Saltata anche la defiscalizzazione dell'indennità di specificità medica trasformata nel 2025 in una mancetta da 17 euro al mese nelle tasche dei dottori, ancor meno in quelle degli infermieri.

Non c'è traccia nemmeno di stanziamenti per pagare i camici bianchi che fuori orario di lavoro si impegnano a smaltire le liste di attesa, mentre il prossimo anno 61,5 milioni andranno ai privati convenzionati per aumentare l'offerta di prestazioni proprio al fine di accorciare i tempi per visite e accertamenti. Somma che sale a 123 milioni nel 2026.

Ma soprattutto nella manovra ci sono pochi spiccioli in più del miliardo e 200 milioni già stanziato dalla finanziaria dello scorso anno per il 2025. Una somma giudicata insufficiente dalle Regioni a coprire già solo l'inflazione. L'articolo 47 sul rifinanziamento del Servizio sanitario nazionale, di soldi in più stanzia un miliardo e 302 milioni.

In realtà non ci sarebbero nemmeno quelli perché da quanto trapela dallo stesso ministero della Salute circa un miliardo sarebbe vincolato al rinnovo del contratto 2025-27 dei dipendenti di asl e ospedali. Soldi insomma che non sarebbero utilizzabili per finanziare alcunché di nuovo.

I fondi crescono poi di 5,078 miliardi nel 2026 e di 5,780 l'anno successivo. Ma anche in questo caso non è tutto oro quello che luccica perché nel computo vengono di volta in volta aggiunti soldi in più stanziati gli anni precedenti. Detto altrimenti i 5,780 miliardi in più del 2026 si intendono rispetto al 2024, mentre in raffronto all'anno precedente ci sarebbero i 3,6 miliardi annunciati da Giorgia Meloni il giorno dopo il varo della manovra.



 […]

Ma il pugno allo stomaco arriva dai sindacati dei medici ospedalieri e da quello degli infermieri Nursing (non dall'altra sigla autonoma Nursind), che proclamano lo sciopero nazionale della sanità per il 20 novembre e parlano di «presa in giro» e «giravolte del ministero dell'Economia che vanificano gli sforzi del ministero della Salute». Anche perché, rimarcano, per il 2025 «si parla di risorse per la maggior parte legate a un contratto la cui discussione inizierà tra almeno due anni».

Inoltre dal testo scompare anche l'annunciato aumento del tetto per la farmaceutica da 880 milioni. Tutti soldi che dovranno ripianare per metà le regioni e per l'altra metà le aziende del farmaco, visto che la spesa per pillole e sciroppi è destinata anche quest'anno a sfondare non di poco il tetto prefissato.

[…]

Del miliardo previsto per l'aggiornamento dei Drg, le tariffe con le quali le Regioni rimborsano i ricoveri di ospedali e strutture private convenzionate, ferme da 20 anni, restano appena 77 milioni il prossimo anno, mentre per vedere rispettata la promessa bisognerà attendere il 2026.

Invece della flat tax al 15% sull'indennità di specificità medica, che valeva 250 euro netti mensili in busta paga i camici bianchi si dovranno accontentare di un aumento di 17 euro il prossimo anno che diventeranno 115 nel 2026, mentre per la medesima indennità gli infermieri portano a casa 7 euro il prossimo anno, 80 il successivo.

[…] Alle Regioni che faranno i compiti per smaltire le liste di attesa vanno infine 50 milioni. Mance e mancette che non fermeranno la fuga di medici e infermieri da un lato, pazienti dall'altro, da un Ssn sempre più in carenza d'ossigeno.

21 ott 2024

Coda di paglia ...

Testo integrale dell'email del giudice Marco Patarnello 
sostituto procuratore della Cassazione

"Indubbiamente l'attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni.

Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte. E rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell'intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto.

In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci. Sull'isolamento sociale non abbiamo il controllo ma sul tema della compattezza interna possiamo averlo. Non è accettabile chinare le spalle ora o che qualcuno si ritagli uno spazio politico si danni dell'intera magistratura.

In terzo luogo la compattezza e omogeneità di questa maggioranza è molto maggiore che nel passato e la forza politica che può esprimere è enorme e può davvero mettere in discussione un assetto costituzionale ribaltando principi cardine che consideravamo intangibili. Come corollario di questa condizione politica, anche l'accesso ad un’informazione decente è ancora più difficile dell'era di Berlusconi.

Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze.


Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo". 

 

 Chi ha la coda di paglia ha sempre paura che ’l fuoco non l’arda (Francesco Serdonati)

15 ott 2024

La Francia si indigna ... l'Italia si inchina.

www.lequipe.fr


Vente de billets au marché noir, intimidations, violences... Les kops milanais aux mains de la mafia calabraise

Une enquête du parquet de Milan a révélé les rapports étroits entre la 'Ndrangheta et les chefs ultras de l'AC Milan et de l'Inter, mais aussi l'attitude imprudente des deux clubs.

Valentin Pauluzzi, à Milan (ITA) publié le 14 octobre 2024

Samedi 5 octobre, au Baretto, le QG des supporters ultras de l'Inter Milan situé au pied du stade San Siro, la bière continuait .....


 

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Solo in Italia cerchiamo di annacquare lo scandalo ultras. Su L’Equipe due pagine: “Inter e Milan avventati”

Mentre in Italia cerchiamo di “ricomporre”, limare ed annacquare, la vicenda enorme dei rapporti incestuosi tra criminalità organizzata, curve e società di calcio italiane all’estero continua ad alimentare lo stupore della stampa. Ci torna per esempio L’Equipe (con due pagine) il cui riassunto delle suddette vicende parla da solo: “Rivendita di biglietti al mercato nero, gestione abusiva di parcheggi, controllo della vendita di bevande, cibo e gadget dentro e fuori lo stadio, estorsioni, intimidazioni e violenze per mantenere il controllo su una cifra multimilionaria. Per la Curva Nord dell’Inter l’accusa è addirittura di associazione per delinquere aggravata dall’uso di metodi mafiosi, quelli della ‘Ndrangheta calabrese, uno dei cui esponenti è stato assassinato il 4 settembre durante un regolamento di conti. Andrea Beretta, leader ultra, ha pugnalato venti volte Antonio Bellocco nel parcheggio di un palazzetto dello sport della vicina periferia milanese”.

Come può una cosa del genere passare in cavalleria dopo pochi giorni di “scandalo” è un miracolo tutto italiano, ben rappresentato dal racconto della Gazzetta dello Sport della telefonata di pace tra Inzaghi e Spalletti, peraltro nei fatti smentito da Spalletti stesso (la cui frase “non devo chiarire niente con nessuno” è stata dimenticata da quasi tutta la stampa italiana, non dalla Gazzetta va detto).

Ultras, l’Inter tra disinvoltura e sottomissione

Giustamente L’Equipe ricorda che se adesso nel mirino delle procure ci sono Milan e Inter, il resto non è certamente vergine. C’era finita prima la Juve nella stessa melma. Parliamo del 2016, quando “l’inchiesta Alto Piemonte ha poi portato a condanne da tre a otto anni di reclusione per diversi ultra bianconeri. È stata la stessa Juventus a sporgere denuncia dopo aver ricevuto pressioni per emettere un numero di abbonamenti e biglietti maggiore di quelli consentiti dalla legge. Il comitato disciplinare della Figc (Federazione italiana gioco calcio) ha sanzionato il club torinese con una multa di 600mila euro e una partita a porte chiuse. Andrea Agnelli, allora presidente del club, fu interdetto dalla carica per tre mesi. Tuttavia, secondo la giustizia ordinaria, la Juventus era considerata vittima”.

Cosa è cambiato? Ovviamente niente. I club sono sempre vittime. Mentre giustamente L’Equipe scrive quanto meno di “comportamenti sconsiderati da parte dei club”.

“Inter e Milan si trovano oggi in una situazione simile (a quella della Juventus). Nessuno dei loro dipendenti risulta essere nel mirino delle indagini e l’elenco degli indagati resta limitato ai 19 ultras arrestati, che hanno tutti scelto di far valere il proprio diritto al silenzio durante gli interrogatori. Tuttavia, da un passaggio dell’inchiesta si ricorda che l’Inter ha alternato “atteggiamenti variabili tra disinvoltura e sottomissione, mantenendo indirettamente legami con la criminalità organizzata legata agli stadi, che le impedisce di rompere in modo evidente tali rapporti”.

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C’era una volta il potere della Juventus, oggi è l’Inter il club più potente d’Italia: Spalletti se ne sta accorgendo

Oggi conta e pesa la tela di Marotta. L’ambiente Juve si è rammollito. Non c’è una dichiarazione in favore del ct sul caso Inzaghi. Non a caso arriva il “chiarimento”

 

 

10 ott 2024

2019-2024 : scurdammoce 'o passato ..

 Nun vale cchiù a niente - "'O ppeccomme e 'o ppecché"


Nel 2019, Giorgia Meloni denunciava su Facebook l'eccessiva tassazione sui carburanti, con accise e IVA che pesavano per quasi il 70% del costo, e chiedeva l'abolizione progressiva delle accise, simulando un rifornimento per dimostrare che la maggior parte del prezzo finiva allo Stato. Oggi, però, il suo governo ha eliminato il taglio delle accise, portando a nuovi aumenti di benzina e gasolio, pedaggi autostradali e tariffe di trasporti pubblici. Secondo Assoutenti, nel 2024 le famiglie italiane dovranno affrontare rincari per circa 2.435 euro

 


www.ilsole24ore.com
Accise, dall’allineamento fra benzina e diesel possibile 1 miliardo in più per lo Stato
Per pareggiare i due valori serve un ritocco da 5,5 centesimi per ogni litro
di Gianni Trovati -

2 ott 2024

Cosa dicevano ? "Le società Inter e Milan sono soggetti danneggiati" ?


(ANSA) - MILANO, 01 OTT - In una telefonata del 26 maggio 2023 tra il capo ultrà interista Marco Ferdico e Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro, è emerso che il primo "avrebbe saputo da Zanetti" ex capitano dell'Inter e vicepresidente - "che …'ci sono dei funzionari di Polizia che stanno monitorando la curva anche per l'accaduto...al povero Vittorio". Il riferimento è all'omicidio dello storico leader ultrà interista Vittorio Boiocchi, ucciso nell'autunno 2022. Lo si legge negli atti dell'inchiesta di Milano. La circostanza, si legge ancora negli atti della Procura e del gip, sarà "certamente approfondita quando l'indagine potrà essere disvelata".
Da un'intercettazione di un dialogo tra Marco Ferdico, capo ultrà interista, e Massimiliano Silva, dirigente addetto ai rapporti con la tifoseria, agli atti dell'inchiesta della Dda di Milano sugli ultrà delle curve di Milan e Inter, emerge "il timore che dietro le quinte ci fossero velate indagini giudiziarie, riservatamente apprese da Cameruccio", Senior Security Manager del club nerazzurro, "grazie alle sue conoscenze".
Lo segnala il gip Domenico Santoro in un capitolo delle quasi 600 pagine dell'ordinanza cautelare. Ferdico e Silva, a fine luglio del 2023, come risulta dagli atti, parlavano della "problematica ancora irrisolta degli abbonamenti al secondo anello verde, svincolati dagli Irriducibili", gruppo estromesso a suon di intimidazioni, "e reclamati dal direttivo" della curva nord.
Sulla possibilità che Ferdico e i suoi si accaparrassero quegli abbonamenti (una "battaglia" per averli, si legge) per gestirli, e quindi incassare, pendeva "il diniego di Cameruccio". Ferdico: "io gli ho accennato (a Sala, altro dirigente nerazzurro, ndr) un discorso a dire 'ma c'è qualche problema extra?'... senza che entriamo nei dettagli come mi avevi fatto, tra virgolette, intendere tu (...) per Claudio (Sala, ndr) non ci sono problemi, per la Digos non ci sono problemi, per il direttore (Marotta, ndr) ti avevo detto che non ce n'erano problemi perché aveva parlato Claudio e io ti ho detto 'io non lo so se Cameruccio parla con altri uffici di un livello superiore', questo è quello che ti ho detto".
Uno "scambio di battute", secondo il gip, che "non ha lasciato spazio a diverse interpretazioni", sul fatto che potessero essere circolate informazioni sulle indagini in corso, "tant'è che Ferdico, di fronte all'ipotesi di una prossima conferma di rifiuto da parte di Marotta e Cameruccio" sulla questione abbonamenti, "ha avvertito Silva che in quel caso avrebbe preteso delle motivazioni". Ferdico a Silva: "se poi Marotta dà l'ok siamo salvi, se invece Marotta non dà l'ok ci deve spiegare Cameruccio il perché no, almeno avere una spiegazione e dire ok no, ma perché'".

(Adnkronos) 01/10/2024 - Il direttivo della curva Nord dell'Inter, pur di ottenere più biglietti per la finale di Champions poi persa a Istanbul, cerca "di trovare una soluzione anche facendo ricorso alle 'vecchie glorie'. E' uno dei passaggi della richiesta dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dai pm di Milano Sara Ombra e Paolo Storari che ha portato ai 19 arresti dei vertici delle curve di Inter e Milan. Ma nel lungo provvedimento spuntano nomi (nessun dei volti noti è indagato) anche più attuali per gli appassionati di calcio, come Barella e Calhanoglu.  Il 26 maggio del 2023 viene registrata una conversazione tra l'ex difensore nerazzurro Marco Materazzi e uno dei capi della curva Marco Ferdico (arrestato) in cui c'è un chiaro riferimento ai biglietti e "risulta evidente che Materazzi sarebbe dovuto 'servire' per mediare con la squadra", una mediazione lecita che sembrerebbe esserci stata e svela il perché del diniego del club, ossia il ricarico operato dal direttivo sui biglietti: da 80 euro li avrebbero rivenduti a 900. Inoltre, "dalla lunga conversazione è emerso anche che Ferdico avrebbe saputo da Zanetti (ex capitano dell'Inter) che 'ci sono dei funzionari di Polizia che stanno monitorando la curva anche per l'accaduto che è successo al povero Vittorio (Boiocchi, ndr) che è morto tragicamente in strada'".  Se il direttivo sembra interagire con le persone predisposte ad avere rapporti con la tifoseria, come le norme Uefa consentono, l'ordinanza di custodia cautelare non risparmia un lungo elenco di tesserati Inter, a partire dall'allenatore, Simone Inzaghi di cui Ferdico prima si lamenta per le scelte tecniche - "chiedendo addirittura un confronto diretto (gennaio 2023)", poi a ridosso della finale di Champions (maggio 2023), "si lamentava delle scelte societarie per l'esiguo numero di biglietti concesso alla tifoseria interista, prospettando (e poi mettendo in atto) lo 'sciopero del tifo'". Un atteggiamento che a dire del gip Domenico Santoro, che ha firmato i 19 arresti, restituisce "l'immagine di una società spesso sottoposta a pressioni, che prova a mediare nell'interesse della squadra e che, verosimilmente, in questa ottica, rischia di sottovalutare il peso di certi accadimenti".  E ancora, si legge nell'ordinanza di custodia cautelare della procura, l'ex giocatore nerazzurro Skrinian avrebbe avuto un incontro con due ultrà, per discutere la sua permanenza a Milano, e il calciatore "tremava dalla paura". Il turco Hakan Calhanoglu, stando alle affermazioni di Ferdico, "avrebbe dovuto trascorrere, nel mese di agosto una serata a cena con la propria famiglia, unitamente a quella di Antonio Bellocco" Il 19 agosto 2023: «Adesso usciamo a mangiare lunedì o martedì con Calhanoglu, con le famiglie!»., legato al clan di Rosarno e ucciso lo scorso 4 settembre. In più circostanze, si legge nell'ordinanza "si è compreso che Ferdico avrebbe incontrato il calciatore turco ricevendo in dono magliette ufficiali consegnate poi ad Antonio Bellocco".  Inoltre il 22 agosto 2023 Ferdico "ha informato Bellocco di un incontro con Calhanoglu e con il calciatore colombiano dell'Inter Juan Guillermo Cuadrado, che avrebbero dovuto perfezionare il 24 agosto" e in una conversazione del 26 maggio del 2023 con Materazzi, Ferdico "ha affermato di aver incontrato Calhanoglu e il calciatore Barella, per parlare delle criticità sorte per la vicenda dei biglietti della finale di Champions League, «Ho incontrato Barella per i biglietti di Champions, io e Calhanoglu andiamo a cena insieme» e avrebbe appreso perfino le lamentele del calciatore turco per il comportamento della società interista".  Da quanto emerge sarebbero più di uno i dialoghi tra Ferdico e Materazzi, la vicinanza dell'ex calciatore al direttivo "è testimoniata dalla sua presenza alla riunione del tifo interista il 14 settembre del 2023, occasione nella quale vi è stata la pubblicizzazione della birra commercializzata proprio da Materazzi e la promessa (documentata nel corso di una intercettazione telefonica) di Ferdico (e Beretta, arrestato) ad impegnarsi affinché, in futuro, si concretizzasse la vendita esclusiva di tale bevanda nell'eventuale prossimo stadio interista"

1 ott 2024

Ritagli d'intercettazione.

 

La Repubblica – 01.10.2024

PM Milano: MARCELLO VIOLA
e GIOVANNI MELILLO
Pinuccio Caminiti da Taurianova: tipo che vanta amicizie mafiose da Giuseppe “Dutturicchiu” Calabrò ai palermitani Fidanzati e ai Papalia di Platì, frequenta ex della banda Vallanzasca come Tino Stefanini e Osvaldo “Cico” Monopoli, vecchi arnesi della mala a Milano. Che si vanta di poter arrivare fino al presidente della Figc per proteggere il business: «Gli dici a Gravina: ascoltami deve vincere la Pegaso... La gara d’appalto deve vincerla la Pegaso... stop». E che taglieggia e si allea con l’imprenditore Gherardo Zaccagni («Io gliela faccio prendere a Gherardo come Kiss & Fly forte, tramite Gravina e tutto quanto, e ci facciamo dare un 20mila»), a sua volta ai domiciliari e sospettato di aver corrotto — mancano però i riscontri — il consigliere regionale Manfredi Palmeri, dirigente della società Mi-Stadio che gestisce il Meazza, e che respinge le accuse: «Mai fatto favori a nessuno in cambio di denaro o regalie».

gip Domenico Santoro, che firma le ordinanze, a sottolinea-re “totale assoggettamento della FC Internazionale ai voleri di Ferdico, Beretta e Bellocco”, la “situazione di sudditanza” cui non era estraneo il tecnico Simone Inzaghi, disposto a intercedere con la dirigenza per far ottenere più biglietti agli ultrà, con il club sotto lo scacco di uno sciopero del tifo: «Mi attivo e ti dico cosa mi dicono».

 

Di quattromila, alla curva gliene dà 800... 800 biglietti per una finale, ovviamente da noi è ritenuta una cosa non ammissibile, cioè voglio capire da te... c’è margine di trattativa o non c’è margine di trattativa?». Il 22 maggio 2023, venti giorni prima della finale di Champions tra Manchester City e Inter, Marco Ferdico, il capo della curva nord interista, arrestato ieri, è una furia. Aggredisce al telefono Claudio Sala, delegato ai rapporti con la tifoseria dell’Inter, disposta a consegnare agli ultrà solo 800 biglietti. «O ce ne danno duemila o ciao».

Beretta chiama Marco Materazzi. «Mi dicono dalla società che “i biglietti da 80 li rivendono a 900”, questo tienilo per te», confida l’ex giocatore a Ferdico. Che non si ferma. Pochi giorni dopo chiama Simone Inzaghi. Chiede «esplicitamente di intervenire con la società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti», scrive il gip. «Te la faccio breve mister — dice Ferdico a Inzaghi — ci hanno dato mille biglietti... ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli... ma non per fare bagarinaggio, mister… arriviamo a 1200 biglietti?». Inzaghi, preoccupato di non avere il sostegno del tifo, promette di intervenire. «Parlo con Ferri (Riccardo, team manager, ndr.) con Zanetti, con Marotta. Marco, io mi attivo e ti dico co-sa mi dicono». «È Marotta... bisogna parlare con lui — incalza Ferdico — lui ha l’ultima parola». La strategia funziona. La minaccia del “silenzio del tifo” prima della finale europea e le telefonate agli uomini della socie-tà spingono l’Inter a liberare 1.500 biglietti per la trasferta a Istanbul. «Io e Sala abbiamo detto che se la linea della società era quella di dare 800 biglietti, bisognava mantenerla, giusta o sbagliata che fosse», ricorda il responsabile Inter dei rapporti con la tifoseria, Massimiliano Silva, ai pm Paolo Storari e Sara Ombra.

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Codice di Giustizia Sportiva:

Art. 2 - Ambito di applicazione soggettivo
1. Il Codice si applica alle società, ai dirigenti, agli atleti, ai tecnici, agli uf ficiali di gara e ad ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevante per l’ordinamento federale.
2. Il Codice si applica, altresì, ai soci e non soci cui è riconducibile, direttamente o indirettamente, il controllo delle società, alle persone comunque addette a servizi delle società stesse e a coloro che svolgono qualsiasi attività all'interno o nell'interesse di una società o comunque rilevanti per l'ordinamento federale.

Art. 4 - Obbligatorietà delle disposizioni generali
1. I soggetti di cui all'art. 2 sono tenuti all'osservanza dello Statuto, del Codice, delle Norme Organizzative Interne FIGC (NOIF) nonché delle altre norme federali e osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva.
2. In caso di violazione degli obblighi previsti dal comma 1, si applicano le sanzioni di cui all'art. 8, comma 1, lettere a), b), c), g) e di cui all'art. 9, comma 1, lettere a), b), c), d), f), g), h).
3. L'ignoranza dello Statuto, del Codice e delle altre norme federali non può essere invocata a nessun effetto. I comunicati uf ficiali si considerano conosciuti a far data dalla loro pubblicazione.

Art. 6 - Responsabilità della società
1. La società risponde direttamente dell'operato di chi la rappresenta ai sensi delle norme federali.
2. La società risponde ai fini disciplinari dell'operato dei dirigenti, dei tesserati e dei soggetti di cui all'art. 2, comma 2.
3. Le società rispondono anche dell'operato e del comportamento dei propri dipendenti, delle persone comunque addette a servizi della società e dei propri sostenitori, sia sul proprio campo, intendendosi per tale anche l'eventuale campo neutro, sia su quello della società ospitante, fatti salvi i doveri di queste ultime.
4. La società risponde della violazione delle norme in materia di ordine e sicurezza per fatti accaduti prima, durante e dopo lo svolgimento della gara, sia all’interno del proprio impianto sportivo, sia nelle aree esterne immediatamente adiacenti. La mancata richiesta dell'intervento della Forza pubblica comporta, in ogni caso, un aggravamento delle sanzioni.
5. La società si presume responsabile degli illeciti sportivi commessi a suo vantaggio da persone che non rientrano tra i soggetti di cui all'art. 2 e che non hanno alcun rapporto con la società. La responsabilità è esclusa quando risulti o vi sia un ragionevole dubbio che la società non abbia partecipato all'illecito.


Marcello Viola: procuratore di milano

Ecco le prime sapienti mani sul dossier che riguarda le tifoserie Inter e Milan in odore di malavita e mafia. Il procuratore Marcello Viola, che si presenta alla conferenza stampa con la cover del suo cellulare con il logo dei nerazzurri .... e ha spiegato che le società "sono parti offese" avendo messo in campo sistemi per prevenire gli illeciti.

Quali sistemi ? Ecco alcuni stralci di intercettazioni:

1) Simone Inzaghi. «Allora Marco, leggo il messaggio che la curva non canta a una finale…». «Io mi sono imbestialito. Non con voi ma con la società. Mancano 4 ore. Cercate di sistemare ‘sta roba perché non esiste». Ferdico: "vista la situazione di stallo sulla vicenda biglietti", hanno "attuato uno 'sciopero del tifo' in occasione della finale di Coppa Italia". E dice a Inzaghi: "te la faccio breve Mister... ci hanno dato 1.000 biglietti...noi ci siam fatti due conti... ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli... ma non per fare bagarinaggio mister (...) arriviamo a 1.200 biglietti? Questa è la mia richiesta". E l'allenatore: "Parlo con Ferri con Zanetti con Marotta ... parlo con quelli(...) verrò su... poi ti faccio sapere qualcosa... gli dico... che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti (...) Marco io mi... mi attivo e ti dico cosa mi dicono".  Alla fine il club cede ed aumenta la disponibilità di tagliandi. Si arriva proprio al numero che vogliono gli ultras: «Mi hanno dato 1.500 biglietti», dice Ferdico

2) Marco Ferdico a un rappresentante dell'Inter sull'addio di Skrijniar: "Ti comunicheremo dove vedremo il giocatore, faremo due chiacchiere con lui, che non sia in un posto con fotografi e quant'altro"

La stampa amica ipotizza già il finale: "Il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto a Milano l’ordinanza e tutti gli atti di indagine non coperti da segreto. L’idea è di verificare «rilevanti» per l’ordinamento sportivo, da parte delle due società o di loro tesserati. Stando all’articolo 25 del codice di giustizia sportiva (comma 1,2) Inter e Milan, stando all’inchiesta, potrebbero rischiare soltanto una multa. Secondo il comma 10 invece, – «Ai tesserati è fatto divieto avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società» – la Procura Figc potrebbe chiedere ai dirigenti intercettati a dialogare coi capi ultrà la squalifica o l’inibizione.

19 arresti, due omicidi. La verità che non c'è alcuna novità rispetto a quello che veniva già raccontato 3-4 anni fa:  https://www.labaroviola.com/battaglia-tra-neofascisti-per-prendere-il-controllo-della-curva-nord-dellinter-ce-anche-il-nome-di-la-russa/242223/   "Caos nella curva Nord dell'Inter. Le forza dell'ordine hanno scoperto un brutto giro per prendere il potere del tifo"

Mentre la stampa amica provvederà a raffreddare l'ambiente, attendiamo le reazioni della politica ....