la grecia chiude le banche e la borsa per sei giorni;
massimo 60 euro di prelievo ai bancomat;
obama chiede alla merkel di salvare la grecia.
la germania ha fatto saltare il banco perchè vuole che vengano pagati i debiti ... proprio loro che non pagarono ne' dopo la prima ne' la seconda guerra mondiale e che si sono arricchiti grazie all'euro ed alle spalle dei paesi importatori come grecia e italia ...
... e vennero i quattro cavalieri dell'apocalisse: carestia, pestilenza, guerra e morte ...
29 giu 2015
19 giu 2015
laudato sì
"La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve
sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia.
Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che
la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio
della vita, specialmente della vita umana. Il salvataggio ad ogni costo
delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma
decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un
dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo
generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi
finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova
economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione
dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma
non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri
obsoleti che continuano a governare il mondo. La produzione non è sempre
razionale, e spesso è legata a variabili economiche che attribuiscono
ai prodotti un valore che non corrisponde al loro valore reale. Questo
determina molte volte una sovrapproduzione di alcune merci, con un
impatto ambientale non necessario, che al tempo stesso danneggia molte
economie regionali.
La bolla finanziaria di solito è anche una bolla produttiva. In
definitiva, ciò che non si affronta con decisione è il problema
dell’economia reale, la quale rende possibile che si diversifichi e si
migliori la produzione, che le imprese funzionino adeguatamente, che le
piccole e medie imprese si sviluppino e creino occupazione, e così via". (LETTERA ENCICLICA "LAUDATO SI’" DEL SANTO PADRE FRANCESCO)
new economy 2015
17 giugno - istat: focus 'le tendenze recenti dell'occupazione'- ''significativa riduzione delle posizioni lavorative'' con un calo
quasi del 3% (2,8%) nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente e una flessione dello 0,7% rispetto ai tre mesi
precedenti. nel complesso dell'industria e dei servizi, il monte ore lavorate diminuisce
dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e rimane invariato nel
confronto con il primo trimestre del 2014. il primo trimestre del 2015 vede una forte crescita dei lavoratori assunti
nelle imprese mediante agenzie di somministrazione del 18,8% rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente e del 6,9% rispetto ai tre mesi
precedenti.
18 giugno - enrico morando, viceministro dell'economia, nel corso del suo intervento al congresso nazionale dell'acri: "... prelievo fiscale privilegiato, dovrebbe essere applicata anche alle fondazioni", poi che sono "pronte le misure per ridurre i tempi per il recupero di crediti, ma il veicolo per le sofferenze (n.d.r. bad bank) è necessario" ed infine che "dobbiamo creare anche un mercato delle sofferenze bancarie (n.d.r. mercato subprime)". pare che si possa permettere alle banche di dedurre le sofferenze su un esercizio (anzichè 5) con un costo per l'erario di 7-8 miliardi di euro che necessitano copertura finanziaria ...
18 giugno - enrico morando, viceministro dell'economia, nel corso del suo intervento al congresso nazionale dell'acri: "... prelievo fiscale privilegiato, dovrebbe essere applicata anche alle fondazioni", poi che sono "pronte le misure per ridurre i tempi per il recupero di crediti, ma il veicolo per le sofferenze (n.d.r. bad bank) è necessario" ed infine che "dobbiamo creare anche un mercato delle sofferenze bancarie (n.d.r. mercato subprime)". pare che si possa permettere alle banche di dedurre le sofferenze su un esercizio (anzichè 5) con un costo per l'erario di 7-8 miliardi di euro che necessitano copertura finanziaria ...
18 giu 2015
nodi al pettine
17 giugno - ugo bertone - libero quotidiano : "i fondi avvoltoi scommettono sul salvataggio di atene ... hanno fatto incetta di azioni e asset greci convinti che l'europa non sia così suicida da arrivare alla grexit". i fianzieri wilbur ross, daniel loeb, david einhardt e john paulson, proprietari dei più importanti vulture funds americani e famosissimi contrarian (comprano quando il buon senso e i mercati direbbe di vendere), avrebbero comprato azioni di banche greche nonostante le dichiarazioni sprezzanti di juncker e dell'fmi delle ultime settimane e in attesa del meeting definitivo della prossima settimana ....
? qual'è l'obiettivo di questi signori, a parte fare soldi a palate ? convincere i mercati ad imitarli (per rivendergli le azioni in faccia con lauto profitto) o fare moral suasion sulla politica ? o, come penso io, hanno già visto le carte di un probabile accordo (grexit sarebbe per l'europa e l'euro come un terremoto che aprirebbe le porte ad altre uscite) ed hanno solo anticipato i tempi ? ... ah saperlo !
17 giugno - anna maria greco - il giornale:"le bugie di alfano sulle quote fanno ridere francia e germania". i ministri inglese cazeneuve e francese de_maizière hanno rimbalzato il ministro degli interni italiano angelino alfano, nel meeting di lunedi in lussemburgo, sulla proposta delle quote di immigrati. in pratica l'europa che conta non vuole sentire parlare di solidarietà, responsabilità e accoglienza ma anzi pretende garanzie dall'italia sui controlli ed i rimpatri. tutto questo mentre alfano, rientrato in italia, annuncia trionfale che "abbiamo chiesto ed ottenuto che le quote siano vincolanti per tutti". nel frattempo francia e austria chiudono le frontiere con l'italia, la germania mette limiti, la gran bretagna non vuole nemmeno un immigrato e l'ungheria costruisce una barriera al confine serbo.
17 giugno - vittorio feltri - il giornale: "si alternano ladri e cretini. e il debito continua a crescere". la banca d'italia ha comunicato il 15/6 che il debito pubblico italiano è aumentato in aprile di 10 miliardi, a 2.194,5 mld di euro. nulla di nuovo su questo fronte da ormai 20 anni ... ma soprattutto niente di nuovo nonostante il calo dello spread, i proclami di taglio della spesa pubblica e, last but not least, le tasse in crescita costante. siamo passati da berlusconi a monti a renzi (passando per letta) ma il leit motive è sempre lo stesso: più tasse, più debito ... i cottarelli assunti con squilli di fanfare per fare la spending review sono stati messi alla porta mentre amministratori ed imprenditori continuavano a fare gli affari loro (tangenti expo, mafia capitale tanto per citare le due città più importanti!). dice bene feltri: "ammazza che risanatori si sono succeduti alla guida del paese. eppure non se ne vergognano. anzi, si danno un frego di arie, se la tirano da moderni statisti abilitati a compiere miracoli. in effetti un miracolo è sotto gli occhi di tutti: nessuno li ha ancora presi a calci".
un decreto attuativo del jobs act, non ancora approvato dal parlamento, autorizza il datore di lavoro a controllare pc, tablet e cellulari aziendali dei dipendenti. sarà anche possibile installare in azienda sistemi di videosorveglianza 'impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale' previo autorizzazione della direzione territoriale del lavoro o del ministero.
? qual'è l'obiettivo di questi signori, a parte fare soldi a palate ? convincere i mercati ad imitarli (per rivendergli le azioni in faccia con lauto profitto) o fare moral suasion sulla politica ? o, come penso io, hanno già visto le carte di un probabile accordo (grexit sarebbe per l'europa e l'euro come un terremoto che aprirebbe le porte ad altre uscite) ed hanno solo anticipato i tempi ? ... ah saperlo !
17 giugno - anna maria greco - il giornale:"le bugie di alfano sulle quote fanno ridere francia e germania". i ministri inglese cazeneuve e francese de_maizière hanno rimbalzato il ministro degli interni italiano angelino alfano, nel meeting di lunedi in lussemburgo, sulla proposta delle quote di immigrati. in pratica l'europa che conta non vuole sentire parlare di solidarietà, responsabilità e accoglienza ma anzi pretende garanzie dall'italia sui controlli ed i rimpatri. tutto questo mentre alfano, rientrato in italia, annuncia trionfale che "abbiamo chiesto ed ottenuto che le quote siano vincolanti per tutti". nel frattempo francia e austria chiudono le frontiere con l'italia, la germania mette limiti, la gran bretagna non vuole nemmeno un immigrato e l'ungheria costruisce una barriera al confine serbo.
17 giugno - vittorio feltri - il giornale: "si alternano ladri e cretini. e il debito continua a crescere". la banca d'italia ha comunicato il 15/6 che il debito pubblico italiano è aumentato in aprile di 10 miliardi, a 2.194,5 mld di euro. nulla di nuovo su questo fronte da ormai 20 anni ... ma soprattutto niente di nuovo nonostante il calo dello spread, i proclami di taglio della spesa pubblica e, last but not least, le tasse in crescita costante. siamo passati da berlusconi a monti a renzi (passando per letta) ma il leit motive è sempre lo stesso: più tasse, più debito ... i cottarelli assunti con squilli di fanfare per fare la spending review sono stati messi alla porta mentre amministratori ed imprenditori continuavano a fare gli affari loro (tangenti expo, mafia capitale tanto per citare le due città più importanti!). dice bene feltri: "ammazza che risanatori si sono succeduti alla guida del paese. eppure non se ne vergognano. anzi, si danno un frego di arie, se la tirano da moderni statisti abilitati a compiere miracoli. in effetti un miracolo è sotto gli occhi di tutti: nessuno li ha ancora presi a calci".
un decreto attuativo del jobs act, non ancora approvato dal parlamento, autorizza il datore di lavoro a controllare pc, tablet e cellulari aziendali dei dipendenti. sarà anche possibile installare in azienda sistemi di videosorveglianza 'impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale' previo autorizzazione della direzione territoriale del lavoro o del ministero.
16 giu 2015
cresce il rosso dell'inps
( http://www.corriere.it/economia/15_giugno_15/effetto-statali-cresce-rosso-previdenza-4f1cebb2-1338-11e5-8f7b-8677cfd62f52.shtml )
corsera - enrico marro . 15 giugno
"Bisognerà che l’economia davvero riprenda a crescere, se vogliamo che il bilancio dell’Inps non peggiori di anno in anno, scaricando i suoi deficit sui conti dello Stato. Deficit crescenti - più di 12 miliardi di euro quello previsto per il 2023 - che asciugheranno l’attuale attivo patrimoniale (18,5 miliardi di euro nel 2014) trasformandolo rapidamente in un passivo, che salirà fino a 56 miliardi e mezzo, sempre nel 2023. E questo nonostante l’Inps poggi su un sistema di vasi comunicanti dove le pensioni delle gestioni in rosso (dipendenti pubblici, fondi speciali, artigiani, dirigenti d’azienda, coltivatori) vengono pagate con gli attivi degli altri fondi: dipendenti privati, parasubordinati, «prestazioni temporanee» (cioè i contributi versati per cassa integrazione, assegni familiari, malattia e maternità). Non basta insomma la solidarietà intercategoriale, propria del sistema pubblico, a sanare gli squilibri delle categorie colpite da sfavorevoli rapporti tra lavoratori e pensionati e da contributi insufficienti a pagare prestazioni erogate con regole troppo generose.
Questi risultati negativi vengono bilanciati solo in parte da quelli positivi di altre gestioni.
Prima fra tutte il fondo «prestazioni temporanee», che ha sempre chiuso
in forte attivo, tanto da vantare un patrimonio netto superiore a 180
miliardi. Con la crisi e il forte aumento della spesa per ammortizzatori
il risultato d’esercizio è sceso drasticamente ma è ancora positivo
(850 milioni nel 2014). E anche in futuro sarà questo fondo a compensare
le gestioni in rosso, insieme ad altri due fondi in attivo per tutto il
decennio: quello dei parasubordinati e quello dei dipendenti privati
(al netto dei fondi speciali). Nel 2023 il risultato d’esercizio
previsto per le «prestazioni temporanee» è positivo per 3,8 miliardi, di
15,6 miliardi per i dipendenti privati e di 11 per i parasubordinati. E
gli attivi patrimoniali saranno rispettivamente di 193, di 74 e di 181
miliardi. Ma ciò non basterà, appunto. E pensare che il presidente
dell’Inps, Tito Boeri, ha detto in Parlamento che nello stato
patrimoniale ci sono 94 miliardi di euro di contributi non riscossi.
Anche qui, accumulati anno dopo anno".
corsera - enrico marro . 15 giugno
"Bisognerà che l’economia davvero riprenda a crescere, se vogliamo che il bilancio dell’Inps non peggiori di anno in anno, scaricando i suoi deficit sui conti dello Stato. Deficit crescenti - più di 12 miliardi di euro quello previsto per il 2023 - che asciugheranno l’attuale attivo patrimoniale (18,5 miliardi di euro nel 2014) trasformandolo rapidamente in un passivo, che salirà fino a 56 miliardi e mezzo, sempre nel 2023. E questo nonostante l’Inps poggi su un sistema di vasi comunicanti dove le pensioni delle gestioni in rosso (dipendenti pubblici, fondi speciali, artigiani, dirigenti d’azienda, coltivatori) vengono pagate con gli attivi degli altri fondi: dipendenti privati, parasubordinati, «prestazioni temporanee» (cioè i contributi versati per cassa integrazione, assegni familiari, malattia e maternità). Non basta insomma la solidarietà intercategoriale, propria del sistema pubblico, a sanare gli squilibri delle categorie colpite da sfavorevoli rapporti tra lavoratori e pensionati e da contributi insufficienti a pagare prestazioni erogate con regole troppo generose.
Questo il quadro esaminato martedì scorso dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’istituto che gestisce le pensioni.
È contenuto nella relazione della commissione economico-finanziaria
sulla «Verifica tecnico-attuariale» per il 2014-2023 trasmessa dal
direttore generale il 24 marzo allo stesso Civ. Si tratta in pratica del
bilancio di medio periodo predisposto dal servizio
statistico-attuariale dell’Inps sulla base delle norme vigenti «al 31
ottobre 2014». La proiezione, che lo stesso Civ trasmetterà ai ministeri
vigilanti e alle commissioni parlamentari competenti, abbraccia un arco
di dieci anni. Per il 2014-2018 è elaborata sul quadro macro della nota
di aggiornamento del Def 2014, il Documento di economia e finanza,
approvata lo scorso 30 settembre; per il quinquennio 2019-2023 sulle
previsioni della Ragioneria generale dello Stato. Va precisato che, per
il primo periodo (2014-2018), il nuovo Def 2015, approvato il 10 aprile
scorso, prevede un andamento dell’economia più favorevole rispetto a
quello utilizzato dall’Inps, il che potrebbe migliorare un pochino i
saldi del documento esaminato dal Civ. Per il secondo periodo
(2019-2023), invece, il quadro immaginato dalla Ragioneria appare roseo.
Prevede infatti, in media d’anno, una crescita del Pil reale del 2%, un
tasso d’inflazione del 2%, un aumento dell’occupazione superiore
all’1%.
Fatte queste premesse, e pur volendosi
augurare un risultato meno negativo di quanto stimato otto mesi fa dal
servizio statistico-attuariale dell’Inps, la sostanza non cambia:
i conti della previdenza sono destinati a peggiorare. Pesano, in
particolare, i deficit crescenti di alcune gestioni: dipendenti pubblici
(ex Inpdap), fondi speciali (elettrici, trasporti, telefonici),
dirigenti d’azienda (ex Inpdai), artigiani, coltivatori diretti. Deficit
che non riescono ad essere compensati dagli attivi delle altre
gestioni: «prestazioni temporanee», parasubordinati , dipendenti
privati. Fatte le somme, il deficit complessivo, che secondo il bilancio
preventivo 2015 sarà di 6,8 miliardi, salirà, secondo le proiezioni del
bilancio tecnico-attuariale, da circa 7 miliardi nel 2018 a 12,4 nel
2023. E il patrimonio netto, a causa del sommarsi dei deficit annuali,
sarà nel 2023 in rosso per 56,5 miliardi.
Le differenze tra i fondi sono impressionanti.
La gestione dei dipendenti pubblici (ex Inpdap) vedrà crescere il
deficit di esercizio dai 5 miliardi attuali a 20,4 miliardi nel 2023 e
il passivo patrimoniale da quasi 7 miliardi a 112,8. Il fondo artigiani
subirà un peggioramento del passivo dagli oltre 5 miliardi del 2015 ai
7,6 miliardi del 2023 e il patrimonio netto, già in rosso di quasi 50
miliardi, toccherà -108 miliardi del 2023. Il deficit della gestione ex
Inpdai si manterrà fra i 4 e i 5 miliardi per tutto il decennio e quindi
il disavanzo patrimoniale salirà a 71 miliardi nel 2023, anche perché
si tratta, come per gli elettrici e i telefonici, di un fondo a
esaurimento, dove i nuovi lavoratori vengono iscritti al fondo
dipendenti privati. Negativo anche l’andamento dei coltivatori diretti:
4-4,5 miliardi all’anno di deficit e patrimonio netto a -120 miliardi
nel 2023. Male i fondi speciali, che già oggi hanno rilevanti disavanzi
patrimoniali: saliranno a 47 miliardi per gli elettrici a 26 per i
trasporti, a 18 per i telefonici.
13 giu 2015
banche in sofferenza, sì al prelievo dal nostro conto corrente
13 giugno 2015 liberoquotidiano -
banche in sofferenza, sì al prelievo dal nostro conto corrente: è arrivato l'ok del parlamento.
(http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11800194/Banche-in-sofferenza--si-al.html)
(http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/45211.htm)
Ora è legge. Anzi, è legge da parecchi
giorni: dal 14 maggio, per la precisione. Un giorno funesto, per gli
italiani. Già, perché il Parlamento di "inutili idioti" (definizione di Vittorio Feltri su Il Giornale,
dove si parla della vicenda) ha approvato un disegno di legge imposto
da Bruxelles che legittima il furto ai cittadini. Quale furto? E' presto
detto: furto dal conto in banca. Insomma, il fantasma di Giuliano Amato, l'uomo che entrò nottetempo
nei nostri conti per alleggerirli nel nome dell'Europa, è tutt'altro
che un fantasma: vive e "lotta" insieme a noi, e soprattutto ci deruba.
Ma veniamo alla legge approvata: le banche, hanno stabilito premendo il
loro pulsantino deputati e senatori, potranno saldare le loro sofferenze, ovvero le perdite, prendendo soldi dai chi nelle stesse banche ha depositi superiori a 100mila euro.
Il grande silenzio - La legge è stata approvata da
tutti, esclusi Lega Nord e Movimento 5 Stelle, il cui voto è stato
contrario. Il dado è tratto: chi possiede la somma, i fatidici 100mila
euro, potrà essere derubato se gli improvvidi istituti presentano buchi
di bilancio (si pensi, ad esempio, cosa sarebbe potuto accadere oggi ai
correntisti della Mps dello scandalo: non è neppure necessario stare ad
esplicitarlo, le conseguenze appaiono più che ovvie). La notizia, come
ricorda Feltri, ad oggi è passata in sordina. La
ragione è semplice: il timore è quello di spingere i correntisti a
ritirare i loro danari dalle banche italiane poiché spaventati
dall'amara svolta. Il modo di dire "sicuro come in banca", oggi, è stato
svuotato di ogni senso dalla nostra politica.
Il mistero delle cifre - Ai più, come detto, sarà venuto il dottor Sottile, quell'Amato talmente "sottile" da infilarsi agevolmente nei nostri conti - correva l'anno 1992 - per "ciucciarsi" il 6 per mille dei nostri risparmi. Quel 6 per mille lo "ciucciò" agli italiani-tutti, e lo fece per ripianare i disastri della politica. Ma in questo caso, il disastro della politica, è potenzialmente ancor peggiore. Già, perché se almeno Amato stabilì l'importo del furto, in questo caso quanto ci potrebbero sottrarre non è neppure stato quantificato. L'obiettivo (serpeggiante e sinistro) è quello, in caso di necessità, di poter raccogliere la maggior quantità di quattrini possibile. E di soldi, alle nostre banche, oggi come oggi ne servirebbero a camionate: Bankitalia e Abi (l'Associazione bancaria italiana) hanno recentemente snocciolato le cifre, spiegando che le sofferenze dei nostri istituti sono stimabili in 190 miliardi di euro. Cifre iperuraniche, spaventose, disastrose. E preoccupanti.
Il mistero delle cifre - Ai più, come detto, sarà venuto il dottor Sottile, quell'Amato talmente "sottile" da infilarsi agevolmente nei nostri conti - correva l'anno 1992 - per "ciucciarsi" il 6 per mille dei nostri risparmi. Quel 6 per mille lo "ciucciò" agli italiani-tutti, e lo fece per ripianare i disastri della politica. Ma in questo caso, il disastro della politica, è potenzialmente ancor peggiore. Già, perché se almeno Amato stabilì l'importo del furto, in questo caso quanto ci potrebbero sottrarre non è neppure stato quantificato. L'obiettivo (serpeggiante e sinistro) è quello, in caso di necessità, di poter raccogliere la maggior quantità di quattrini possibile. E di soldi, alle nostre banche, oggi come oggi ne servirebbero a camionate: Bankitalia e Abi (l'Associazione bancaria italiana) hanno recentemente snocciolato le cifre, spiegando che le sofferenze dei nostri istituti sono stimabili in 190 miliardi di euro. Cifre iperuraniche, spaventose, disastrose. E preoccupanti.
5 giu 2015
fifa rewind
"credo che sia ora passato abbastanza tempo per poterne parlare. quando
scoppiò calciopoli, nel 2006, luca di montezemolo svolse un
importantissimo ruolo di moderatore. è in gran parte merito suo se la juventus non si rivolse ai tribunali ordinari dopo le sanzioni
conseguenti allo scandalo". (joseph blatter - 22 dicembre 2007)
la dichiarazione assume un altro aspetto dopo che le indagini della f.b.i. hanno messo in luce le 'mazzette' che coinvolgono blatter ed i suoi amici ... in particolare l'ultima scoperta sui 5 milioni di euro pagati all'irlanda per 'dimenticare' il fallo di mano di henry che fece qualificare la francia e lasciò l'irlanda fuori dai mondiali 2010.
chissà se la polizia federale americana troverà qualcosa ? e chissà se montezemolo (e gli elkann) ha avuto un compenso per la mediazione che retrocesse la juventus e portò gloria all' inter di moratti e tronchetti (con l'aiuto di guido rossi e tavaroli) ...
... e come disse lcdm nel febbraio 2007: "...voglio solo dire che marco tronchetti provera è un mio amico..."
la dichiarazione assume un altro aspetto dopo che le indagini della f.b.i. hanno messo in luce le 'mazzette' che coinvolgono blatter ed i suoi amici ... in particolare l'ultima scoperta sui 5 milioni di euro pagati all'irlanda per 'dimenticare' il fallo di mano di henry che fece qualificare la francia e lasciò l'irlanda fuori dai mondiali 2010.
chissà se la polizia federale americana troverà qualcosa ? e chissà se montezemolo (e gli elkann) ha avuto un compenso per la mediazione che retrocesse la juventus e portò gloria all' inter di moratti e tronchetti (con l'aiuto di guido rossi e tavaroli) ...
... e come disse lcdm nel febbraio 2007: "...voglio solo dire che marco tronchetti provera è un mio amico..."
3 giu 2015
te c'hanno mai mannato a quel paese ?
"te c'hanno mai mannato a quel paese
sapessi quanta gente che ce sta
a tte te danno la medaglja d'oro
e noi te ce mannammo tutti in coro"
"in italia i disoccupati, nel periodo 2008-2014, sono raddoppiati, passando da poco meno di 1,7 milioni a 3,2 milioni di persone".
(relazione annuale banca d'italia per il 2014 - https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relazione-annuale/2014/rel_2014.pdf)
"... un utilizzo sbagliato della maggiore flessibilità del mercato del lavoro".
(ignazio visco, presidente banca d'italia al festival dell'economia di trento - 02.06.2015).
"e va e va ... che piu' sei grosso e piu' ce devi anna'...
e t'a ritroverai nel posto giusto
e prima o poi vedrai ce provi gusto".
(alberto sordi, 1964)
sapessi quanta gente che ce sta
a tte te danno la medaglja d'oro
e noi te ce mannammo tutti in coro"
"in italia i disoccupati, nel periodo 2008-2014, sono raddoppiati, passando da poco meno di 1,7 milioni a 3,2 milioni di persone".
(relazione annuale banca d'italia per il 2014 - https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relazione-annuale/2014/rel_2014.pdf)
"... un utilizzo sbagliato della maggiore flessibilità del mercato del lavoro".
(ignazio visco, presidente banca d'italia al festival dell'economia di trento - 02.06.2015).
"e va e va ... che piu' sei grosso e piu' ce devi anna'...
e t'a ritroverai nel posto giusto
e prima o poi vedrai ce provi gusto".
(alberto sordi, 1964)
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